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  10 aprile 2016

 

 

 

 

 

VERBALE DEL GRUPPO ALAM CASILINO 1 DEL  10 APRILE 2016

Presso la casa generalizia dell’Amore Misericordioso si è riunito il gruppo ALAM1 di Via Casilina.
Iniziamo con l’invocazione allo Spirito Santo. Sergio ricorda che il 14 aprile ricorrono 20 anni di fondazione ALAM, nel pomeriggio alla messa delle 16,00 verranno ricordati tutti gli ALAM anche chi è tornato alla casa del padre sono invitati gli ALAM 1 e gli ALAM 2 con i famigliari.
Sergio ricorda che si è concluso positivamente il Giubileo della Misericordia e il Wacom, dà la parola a Franca che relaziona il gruppo sul Wacom svoltosi a S. Andrea della Valle il 31 marzo e 1 aprile, Franca espone con molta precisione gli interventi e le testimonianze che si sono succedute, alleghiamo a questo verbale la relazione di Franca. Interviene Renzo sul venerdì pomeriggio e sulla coroncina della Divina Misericordia che è stata recitata e ci ha relazionato sulla presenza dei gruppi che hanno animato con canti nei  giorni.
Sergio inizia le due tappe: la 3^ sulla Compassione nel Volto della Misericordia e la 4^ sulla Porta Santa della Misericordia.
Iniziano le riflessioni dei partecipanti sulla compassione che sentiamo e proviamo verso i fratelli meno fortunati di noi, abbiamo fatto riferimento all’ultimo intervento di Papa Francesco su quando facciamo l’elemosina non dobbiamo chiederci se e cosa ne farà chi la chiede non dobbiamo giudicare nessuno.
Venerdì 29 aprile festeggiamo nella cappella dell’istitutro padre Mario Petrucci Figlio dell’Amore Misericordioso per i suoi 50 anni di professione, con la celebrazione della santa messa.
Il 3 maggio festeggiamo 50 anni di professione di Suor Amata Ancella dell’Amore Misericordioso,  chiediamo la massima partecipazione ai due avvenimenti si informeranno i laici degli orari.
Hanno partecipato anche Lidia e Claudia che hanno portato la loro testimonianza del loro lavoro di badanti e di rapporti giornalieri.
Si allega al verbale la testimonianza di Bruna.
Bruna legge una preghiera di Suor Faustina per concludere la giornata alle ore 12,30 si conclude la giornata.

 

 

Allegato: Relazione di Franca sul Congresso Europeo sulla Misericordia (WACOM)

INTERVENTI E TESTIMONIANZE  DEL CONGRESSO APOSTOLICO EUROPEO DELLA MISERICORDIA

Sintesi della relazione d’apertura del Cardinal Schonborn.
Condivisione di un’esperienza della misericordia da lui vissuta  in Kurdistan: gli abitanti  hanno lasciato tutto, cristiani e mussulmani fuggivano dalla devastazione della guerra e si ritrovavano in ripari provvisori dove vivevano ammassati condividendo paura, fame, sudore e dolore. In visita in uno di questi posti, il Cardinale ha raccolto le parole di un capofamiglia mussulmano molto ammalato che piangendo gli ha confessato di sentirsi toccato dalla bontà dei suoi vicini cristiani che lo hanno aiutato nella malattia, facendogli capire che Gesù è il vero Profeta. Questa è testimonianza di vera misericordia perché gli uomini si ritrovano a condividere  fede e  speranza. Il contrario della misericordia  è l’indurimento del cuore e purtroppo in Europa si vive così perché anziché accogliere almeno una parte di profughi si alzano cortine di ferro e allora guardiamo a come Gesù ha superato l’indurimento del cuore, ha pagato con la morte in croce il prezzo della misericordia. Oggi se ascoltiamo la sua voce non induriamo il cuore. Il Nuovo Testamento usa il termine greco “porosis del cuore”, poroso, indurito, di pietra: E’ perdita di sensibilità verso il prossimo:. Papa Benedetto XVI ha parlato di paganesimo della sensibilità.
 Il Profeta Ezechiele nel salmo ricorda “Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. ……  vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.” 
Nell’episodio della guarigione del paralitico nel giorno di sabato,  Gesù è rattristato della durezza del cuore dei farisei che non capiscono e non accettano la misericordia e decidono di ucciderlo. Anche gli apostoli soffrivano dell’indurimento del cuore perché non capivano  ancora il suo messaggio. I discepoli, si legge nel brano liturgico del Vangelo di Marco (6, 45-52), «non avevano compreso il fatto del miracolo dei pani: il loro cuore era indurito». Eppure, ha spiegato Papa Francesco, «erano gli apostoli, i più intimi di Gesù. Ma non capivano». Oggi i sacerdoti sono minacciati da questa durezza a causa dell’abitudine, della freddezza, della perdita dell’entusiasmo del primo amore e così i pastori possono diventare lupi e i cardinali diavoli: almeno così dice Santa Caterina da Siena.
Come guarire allora questo indurimento del cuore?
Santa Margherita Maria Alacoque aveva ricevuto delle promesse da Gesù che le aveva fatto capire che tutti coloro che avessero vissuto per la salvezza delle anime, avrebbero avuto risultati meravigliosi con la devozione al suo Sacratissimo Cuore. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è quindi la formula.
La durezza del cuore si vive anche nei matrimoni e nei conventi.
All’inizio il Creatore “maschio e femmina li creò……e i due diventeranno una sola carne” e Mosè fece l’atto di ripudio per la durezza del loro cuore ma all’inizio non fu così. Spesso si critica la Chiesa che manca di misericordia nei confronti dei divorziati e risposati ma non si pensa a come stanno i bambini dei matrimoni sciolti sui quali arrivano notizie sconvolgenti? Bisogna avere compassione dei figli che soffrono per la separazione dei genitori.
Ci sono situazioni dove è meglio, anche per il bene dei figli, che gli sposi si separino, ma per noi (Chiesa), in una relazione fallita in cui ci sono ferite che lasciano lunghe tracce nel tempo, ci deve essere misericordia a due condizioni: verità e pentimento. Niente indurisce di più il cuore della giustificazione di sé. Niente apre più velocemente la Chiesa della misericordia come il pentimento e la confessione del proprio peccato. Per tutti questi casi familiari considerati nel Sinodo, deve valere il rapporto tra verità e misericordia. La verità è terreno di atterraggio della misericordia.  Nell’incontro tra Gesù e la Samaritana Gesù mette a nudo, con sensibilità, la verità su di lei (hai avuto 5 mariti) che la libera dalla vergogna. Infatti Ella corre in città a riferire di quell’uomo che sapeva tutto di lei e che le ha ridonato la dignità leggendo la solitudine del suo cuore. La verità rende liberi, senza la verità non c’è misericordia. Non c’è misericordia senza conversione.
Chi ripudia la propria moglie commette adulterio contro di lei. Queste parole di Gesù non sono una teoria e non è la Chiesa che manca di misericordia, ma l’uomo che tradisce e che deve chiedersi cosa ha fatto nella sua vita e la misericordia arriva al suo cuore. Nel capitolo 12 di Marco troviamo la chiave per noi cristiani contro i quali c’è tanta violenza oggi. E’ la parabola dei vignaioli. Il Padrone della vigna non è molto misericordioso punendo i vignaioli omicidi ma Gesù con questa parabola non ci invita alla violenza ma vi spiega la logica del mondo. Basti pensare all’11 settembre in cui il Presidente Bush  aveva dichiarato guerra la terrorismo. Gesù ha risposto con un eccesso di misericordia chiedendo al Padre di perdonare i suoi crocifissori perché non sapevano quello che facevano ed anche nei confronti del buon ladrone colpito dalla sua bontà, promettendogli il Paradiso. La misericordia di Dio è la causa della nostra conversione ed apre il nostro cuore indurito.

TESTIMONIANZE VIDEO DALLA SICILIA (PIAZZA ARMERINA- GELA), LITUANIA, REPUBBLICA CECA E ROMANIA dove sono sorti movimenti della Dives in Misericordia con la realizzazione di case e centri di accoglienza per bisognosi di ogni specie prendendo forza dalla compassione di Cristo e con la massima fiducia nella Provvidenza.

Sintesi dell’intervento di P. Joseph Jost, vice postuleur su Robert Schumann.

E’ stato un politico francese, ritenuto uno dei padri fondatori dell'Unione europea.. Un personaggio cristiano impegnato in politica che ha dato esempio di saper declinare politica e misericordia. La vera funzione della politica è servire il bene comune ed è doveroso essere misericordiosi perché la misericordia ha la capacità di cambiare la storia. Gesù ha detto che è  condizione fondamentale per entrare nel Regno di Dio. Tre concetti erano presenti nel suo modo di agire: SDRAMMATIZZARE, MANTENERE L’UMORE, NON RENDERE I COLPI CHE RICEVI.
Il 9 giugno 1990, il vescovo di Metz, monsignor Pierre Raffin, autorizzò l'apertura del processo di beatificazione. Schuman fu proclamato Servo di Dio nel maggio del 2004, con la conclusione del processo diocesano. I documenti sono stati inviati in Vaticano, dove la Congregazione per le cause dei santi sta studiando il dossier.

SINTESI SULLA TESTIMONIANZA DI UNA SORELLA STATUNITENSE DI RELIGIONE PROTESTANTE SU THE CHARTER FOR COMPASSION. UNA RETE DI CITTA’ NEL MONDO.

Il progetto della Carta della compassione è nato a seguito lettura di  diversi scritti di Papa Francesco che con parole apparentemente semplici ha saputo scavare nel profondo per dar vita a quel sentimento di compassione che spinge ad aiutare gli altri, a trattare ciascuno con giustizia, equità e rispetto. Occorre guardarsi dall’infliggere sofferenze, essa è la forza luminosa, dinamica del nostro mondo. Può abbattere barriere politiche perché essenziale nelle relazioni umane, essa è la strada verso l’illuminazione. La carta della compassione offre un materiale molto ricco per i falegnami di questo mondo e nelle città dove è seguita, gli organizzatori svolgono il lavoro verso gli emarginati, dedicandosi a realizzare un mondo più compassionevole.
La compassione come antidoto all’odio. Essa è vicina alla misericordia ma mentre questa è grazia di Dio, l’altra viene dagli uomini. Se la misericordia è come la luce del sole, la compassione deve esserne il riflesso. Viene presa a riferimento, la parabola del Buon Samaritano che guarda al di là di se stesso, che si prodiga per alleviare la sofferenza e mette qualcun altro al centro dell’universo. Dio si è fatto uomo non per essere Re, ma si è fatto uomo in un piccolo gruppo minoritario di uomini di Israele occupata dai Romani, per spirito di solidarietà con tutti gli uomini.
La violenza, la paura e l’odio non risolvono nulla ma i Media americani fomentano la paura contro i terroristi.
Nell’Evangelii Gaudium il Papa invita alla sensibilizzazione.
Compassione quindi come antidoto all’avidità riflettendo sul fariseo che è in ognuno di noi e pronti a scagliare la prima pietra sull’adultera, così che diventiamo giudici di noi stessi. La compassione ci chiede di attraversare la strada e tendere la mano a chi ne ha bisogno. La compassione non ha regole, barriere, essa è in grado di sciogliere i nodi tra di noi: Misericordia e compassione sono simili perché si mettono in ascolto dell’altro.

SINTESI SULLA TESTIMONIANZA DI UNA SORELLA TEDESCA.

Come può agire la misericordia di Dio nel mondo? La Parabola del Buon Samaritano ci indica che siamo noi stessi lo strumento nelle mani di Dio. Ognuno di noi può essere un canale di Dio attraverso il quale confluisce la misericordia verso il prossimo. Essa proviene dall’Amore che agisce concretamente e non fa filosofia.
Nel lavoro svolto in ospedale, ha capito che tutti i malati hanno bisogno di parlare, perciò chiede a Dio di condurla verso chi ha più bisogno. Far entrare Dio nel proprio lavoro, nella propria vita per farci guidare affinchè la misericordia possa essere veramente grande. Chi si incammina con il Signore lo sperimenta anche con i profughi ai quali Gesù è vicino nelle loro esperienze di povertà. Allora il Signore dirà: Voi venite benedetti da mio Padre perché io ero affamato e mi avete dato da mangiare, ero assetato e mi avete dato da bere, ero ammalato e mi avete consolato, ero in prigione e mi avete visitato. Benedire: il Signore vuole benedire e portare salute e salvezza e portando la benedizione di Dio si diventa suoi strumenti.

TESTIMONIANZA DI PADRE AURELIO PEREZ.
Riferimenti alla vita di Madre Speranza e al messaggio dell’Amore Misericordioso, Padre Aurelio ha ricordato, a proposito dell’indurimento del cuore, l’episodio all’inizio della  vita religiosa della Madre quando una suora si mostrò insensibile di fronte alle sofferenze di un moribondo e lei decise di andar via prima che il cuore le diventasse duro.  Una certa responsabilità è da imputare alla Chiesa che per molto tempo ha dimenticato di far conoscere la medicina della Misericordia con la quale Papa Giovanni cambiò poi l’atteggiamento nei confronti dei fedeli, ripresa da Paolo VI che ribadì l’impegno a guidare la Chiesa perché fosse «nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza”, da Papa Luciani che dichiarò Dio, Padre e Madre, da Papa Giovanni Paolo II che parlò in tutto il mondo della Misericordia di Dio (Dives in Misericordia) ed ora Papa Francesco.

TESTIMONIANZA DI UN EX DROGATO ACCOLTO DALLA COMUNITA’ NUOVI ORIZZONTI.

Riferimenti alla nascita della Comunità fondata da Chiara Amirante che ha iniziato negli anni novanta ad incontrare alla stazione Termini il popolo della notte]: ragazzi con problemi di tossicodipendenza, alcolismo, prostituzione, AIDS, carcere[. Ha fondato numerosi centri di recupero per tossicodipendenti, alcolisti, ragazze madri, bambini di strada, ragazze schiave della prostituzione, ex detenuti. Il fulcro della testimonianza è stato “accorgersi di essere amati per poter amare”.

TESTIMONIANZE VIDEO DALLE ZONE DI LINGUA FRANCESE .
Nascita di varie comunità e centri di accoglienza di persone bisognose alla luce della Divina Misericordia.

SINTESI DELL’INTERVENTO DEL CARDINALE KASPER SU LA TEOLOGIA DELLA MISERICORDIA.

Papa Francesco nel suo libro “il nome di Dio è Misericordia” ci vuole dire che cos’è Dio e chi è, su come ci parla, ci incontra, come possiamo chiamarlo.
Il Concilio Vaticano II ha affermato la crisi di Dio nella società di oggi, la notte oscura del mondo occidentale.
 I cristiani hanno una certa responsabilità perché parlano spesso di Vangelo come di una minaccia, di un Dio che punisce colui che non obbedisce ai Comandamenti. Oggi occorre dire chi è Dio a partire dal Vangelo di Gesù. Nell’Antico Testamento non era un problema l’esistenza di Dio e il suo nome fu rivelato a Mosè:”Jahvè”, io sono e sarò con voi e per voi, io sono fedele vi prenderò come mio popolo e sarò il vostro Dio. E’ rivelazione della sua misericordia perché Dio nel suo intimo ha un rapporto viscerale, folle per gli uomini. Dio misericordioso, paziente, lento all’ira. Il culmine della rivelazione lo troviamo nel Profeta Osea che vede il patto tra Dio e Israele come un’alleanza nuziale, uno sposalizio d’amore. Quando l’ alleanza si interrompe per l’infedeltà del suo popolo, in Dio prevale la misericordia e non la giustizia. E’ l’espressione del suo essere Dio, la cui Onnipotenza non si mostra nel punire ma nel perdonare il suo popolo. Non è però un Dio gentile che appiattisce il peccato, Egli innalza gli umili, combatte il male, concede grazia a chi si pente e Gesù nel Nuovo Testamento porta a compimento questo messaggio, porta il lieto annuncio ai miseri. Messaggio dell’Amore Misericordioso è la parabola del figliol prodigo: il padre non lo umilia, non lo punisce ma lo abbraccia e prepara una grande festa. Gesù dice “come io mi comporto così si comporta il Padre”; non siate invidiosi come il figlio grande.
Tutta l’opera della Redenzione scaturisce dalla misericordia di Dio che ci ha rigenerato dai morti. Dio è carità (prima lettera di Giovanni) perché non può rinnegarsi e fa conoscere il suo amore eterno, la sua fedeltà. Il suo nome è Misericordia che dice chi è e cosa è Dio. Può nascere un fraintendimento sulla misericordia come sola benevolenza, compassione che sfocerebbe in un cristianesimo bonista ma è una concezione più profonda: Dio è presente nella storia della miseria umana, essere attivamente presente, si china sull’uomo, sente il suo grido e gli va incontro, lo accompagna lungo il cammino, entra nella debolezza umana, un Dio che muore sulla croce svuotandosi della divinità. E’ una rivoluzione del concetto di Dio. L’amore dà se stesso, comunica se stesso, la misericordia come espressione della carità per la salvezza degli uomini. L’onnipotenza di Dio non è arbitraria ed opprimente, si manifesta nell’amore, indulgente in tutte le cose, perché amante della vita.. Egli è rispettoso con la sua creatura e la sua Onnipotenza si manifesta perdonando e usando misericordia. Si pensi al male, alle ingiustizie, ai crimini del mondo, solo la sua misericordia garantisce l’esistenza del mondo, della creazione, guarisce le sue ferite e dona speranza. Con un abbraccio, con una carezza aspetta mite, lascia un tempo, sta alla porta del nostro cuore e bussa. Non forza la libertà e aspetta la conversione. Per agire così, ci vuole Onnipotenza. Con il nome, Dio si presenta e va adorato per la sua Santità e presenza salvatrice.
Come parlare della misericordia di Dio nel mondo di oggi dove esiste tanta miseria, tanta ingiustizia?
Ce lo dice Gesù: ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, ...qualunque cosa avete fatto ai più piccoli, lo avete fatto a me
Oggi abbiamo bisogno di opere di misericordia e se la misericordia diventerà, come dice il Papa Francesco, la prassi della Chiesa con le porte aperte, povera, missionaria, potrà irradiare luce e calore dell’Amore di Dio.

Allegato: intervento di Bruna

IL VOLTO DELLA COMPASSIONE
Tommaso ed io abbiamo finito qualche giorno fa di leggere il vangeletto di Luca, l’evangelista della misericordia.
Io avevo preso l’iniziativa di leggere il vangelo e cercare vedere riconoscere la misericordia. Così ho sottolineato man mano che leggevamo le parole che hanno a che fare con la misericordia: Compassione perdono misericordia appunto ed altro.
Ho sottolineato i momenti in cui Gesù  ha provato compassione  nella sua vita: a nell’episodio del buon samaritano: quando vide l’uomo caduto nelle mani dei briganti ne ebbe compassione…..e mise in atto delle azioni importanti che tutti sappiamo  ( gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, poi lo caricò sul cavallo, lo portò in albergo e si prese cura, e pagò il conto).l’espisodio del padre misericordioso ( quando era ancora lontano ebbe compassione, gli corse incontre, gli si gettò al collo e lo baciò, gli diede il vestito più bello, gli mise l’anello al dito e i sandali ai piedi, ammazzò il vitello grasso e fece FESTA.) Quando ridà la vita al figlio di una vedova (quando la vide le disse non piangere. Si avvicinò alla bara la toccò e lo restitui a sua madre.
Nel vangelo di marco ha compassione del lebbroso (lo toccò e fu purificato dopo essere stato supplicato, e lo purificò); sente compassione per le folle che lo seguono e non hanno da mangiare ( prese 5 pani e 5 pesci e li sfamò tutti indistintamente); ebbe compassione del servo spietato e glo condonò il debito, e gli chiese di fare altrettanto); quando incontra i due ciechi e gli urlavo di avere pietà di loro, Gesù gli chiede cosa vogliono e gli chiedono la vista, Gesù ebbe compassione e all’istante gli ridonò la vista.
La compassione (dal latino cum patior - soffro con - e dal greco συμπἀθεια , sym patheia - "simpatia", provare emozioni con..) è un sentimento per il quale un individuo percepisce emozionalmente la sofferenza altrui provandone pena e desiderando alleviarla.

  1. Sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti; partecipazione alle sofferenze altrui.

Mi  ricordo quando ero bambina e andavo alla messa con mia mamma alla Parrocchia di ognissanti, vedevo quasi sempre seduti sulla scala della chiesa donne o uomini a chiedere l’elemosina. Ricordo chiaramente e stranamente, perché ho pochi ricordi chiari della mia infanzia, la sofferenza che provavo a vedere quella sofferenza, sentivo il mio cuore soffrire per quella sofferenza.
Credo che quella fosse compassione, nel senso che il mio cuore di bambina soffriva per la sofferenza del prossimo ed è senza dubbio un sentimento buono da coltivare e con il quale convivere ma non è sufficiente.
In tutti gli episodi in cui Gesù ci insegna e ci va vedere la sua compassione al sentimento che è quello che mette in moto la misericordia, fa seguire azioni concrete che trasformazioni tuute le situazioni anche quelle  umanamente irreversibili.
Mi ha molto colpita quello che ha detto il Cardinale Shoborn al Congresso della Misericordia.
La misericordia vissuta ci fa testimoni della Misericordia. L’opposto della Misericordia è l’INDURIMENTO DEL CUORE.
Che cosa è l’indurimento del cuore? E’ distacco da Dio e porta all’insensibilità alla soffeenza degli altri.  La sofferenza maggiore di Gesù è l’indurimento dei cuore dei suoi amici, dei suoi discepoli, più dell’indurimento dei cuori dei suoi nemici.
La compassione non ha muri, non ha regole. 
Signore ti chiedo umilmente perdono perché indurendo il mio cuore e alzando un muro impenetrabile, ho offeso e fatto soffrire tremendamente il tuo cuore misericordioso che invece stava provando compassione per Tommaso e per me, tu volevi operare mettere in moto farci toccare la tua Misericordia e noi invece in modi diversi chiudevamo tutte le tue porte della misericordia, rifiutando il tuo amore. Siamo tuoi Laici del tuo amore misericordioso in cammino da tanti anni e non avevamo capito niente.
Se Dio è Misericordioso forse non chiede anche all’uomo di esserlo?
La paura, la rabbia, il dolore provato messo nelle mani del tignoso fa indurire il cuore, affidate invece al Signore, messe nelle piaghe di Gesù fanno provare compassione.
Scusatemi se prepotentemente in questo periodo scrivo la nostra testimonianza ma voglio comunicarvi quello che il Signore può e vuole operare attreverso le nostre povere forze povere anime, senza mai dimenticarmi che siamo i suoi LAICI e ci sta chiedendo oggi qui nel nostro contesto di servirsi di noi.
Come può agire la Misericordia nel mondo? Siamo noi gli strumenti della Misericordia. Possiano essere noi un canale di Dio. La Misericordia proviene dall’Amore non fa filosofia agisce concretamente.
Il nome di Dio è IOSONO. Ha detto il Card. Kasper, essere nel concesso biblico essere significa ESSERCI, Dio è presente ci accompagna nel cammino.
In ogni situazione anche la più disperata Dio è con noi, ci è vicino, si fa presente, ci aiuta senza mai imporci nulla.
Il nostro carisma che senza fanatismo, penso sia il più bel carisma, perché ci fa entrare nel cuore di Dio palpitante per ciascun essere vivente della terra, rischia di essere troppo contemplativo. Il Cardinale Kasper ci ha fatto riflettere su come annunciare al mondo la misericordia di Dio. Il Mistico ha gli occhi chiusi per contemplare Dio. Ma noi oggi abbiamo bisogno dobbiamo aprire gli occhi per vedere Cristo nei nostri fratelli. E se lo vediamo proviamo compassione per lui il nostro cuore si dilata e Dio opera attraverso il nostro cuore.
Il Cardinale Shoborn ha immaginato al nostro cuore compassionevole come ad un cuore in cui circola bene il sangue e attraverso i pori lascia passare la misericordia di Dio che vuole arrivare a tutti attraverso ciascuno di noi.
Mi ricordo qualche giorno dopo la morte di mia suocera, con Tommaso avevamo ripreso un minimo di rapporti consistenti in qualche messaggio e qualche telefonata.
Mi comunicò che andava a passare un week end a Collevalenza.
Il sabato quando sapevo che lui stava al santuario, in cuor mio provavo una bella “tentazione” quella di andare da lui. Però il mio cuore era nel dubbio, lo desideravo non so perché ma lo desideravo, però forse non lo ritenevo opportuno. Non potevo chiederlo a parenti e amici sapevo quale poteva essere la loro risposta umanamente comprensibile: “ma sei matta!” lascialo stare. Mandai un messaggio al nostro angelo custode suor Rifugio e mi disse segui la tua prima emozione. E partii con la mia panda per Collevalenza.
Quando ero a metà strada Tommaso mi mandò un messaggio per chiedermi se andavo a Collevalenza. E Madre Speranza ci ha portati e ci ha fatto ricominciare proprio dal quel roccolo di speranza che è il nostro Santuario dell’Amore Misericordioso.
Concludo dicendo che la compassione secondo me è la PORTA è il primo passo , è il sentimento che mette in movimento la Misericordia del Signore.
Quando il nostro cuore non indurisce ma prova sentimenti di sofferenza di amore di voglia di andare incontro all’altro, apriamo la Porta a Cristo, diventiamo suoi collaboratori, non siamo più noi ad agire, ma è Cristo che opera, è Cristo che salva, è Cristo compie opere meravigliose.
Scusate se ultimamente scrivo troppo, ma voglio condividere con voi le meraviglie che il Signore opera e vuole operare con noi suoi figli.
Il Signore ci passa accanto è accanto e vuole toccarci con la sua misericordia, non lasciamoci distrarre da tante piccole banalità, non sia mai che il signore ci chieda e noi non gli rispondiamo.
La Misericordia è solo grazia di Dio, noi non siamo capaci di Misericordia, ma se non induriamo il nostro cuore lui userà noi stessi per testimoniare per far vedere quanto è grande la sua Misericordia.