VERBALE DEL 23/11/2014

La formazione di oggi invita a riflettere su “La vita fraterna – laboratorio di santificazione” con la lettura della Parola di Dio Gv 15,13-14 e At 4,32. L’amore offertoci da Gesù diventa esempio e guida per raggiungere la santità. Gesù vuole farci capire che non c’è relazione più importante, più vera, più luminosa di quella fondata nell’Amore.
Se ami, sei una persona che accoglie in sé un’altra persona dalla quale vieni accolto e appare la gioia dell’unità, immagine viva della Trinità.
La parola del giorno, soprattutto ”amatevi gli uni gli altri,come io vi ho amato”, non sempre è facile da applicare, soprattutto nell’ambito della famiglia dove dovrebbe trionfare l’amore e la carità fraterna, trionfa a volte purtroppo la maldicenza, la gelosia e l’invidia.
 Il coordinatore incoraggia tuttavia i presenti dicendo  che Gesù ci porta ad  esempio i suoi amici, Pietro che lo  rinnega e Giuda  che lo tradisce affermando : ”Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori”. Amare il fratello è immagine di Dio e dobbiamo imparare a scoprirlo, dobbiamo sensibilizzarci e non essere indifferente all’altro sconosciuto.
Suor Rifugio ci conforta sostenendo che fare un cammino di fede, anche nella nostra imperfezione, ci aiuta a riflettere e a controllare il nostro carattere ma soprattutto, come dice la Madre, “dobbiamo lasciarci lavorare, modellare e scalfire” perché solo la sofferenza purifica e ci fa crescere nell’amore. E’ opportuno soffermarsi maggiormente sugli scritti di Madre Speranza perché vicini al nostro vivere quotidiano.
Alcune testimonianze poi, calano nel vissuto personale le riflessioni odierne impregnando la condivisione di commozione e di autentico amore fraterno.

Sia lode a Gesù

Franca e Pina