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  27 luglio 2012

 

 

 

 

 

Verbale del 27 luglio 2012

L’incontro odierno, prima della pausa estiva, ci propone la meditazione su “Parola e fede: la fede nasce dall’ascolto della Parola” suggerendoci la lettura della lettera ai Romani (Rm, 10,14-18) sulla quale Suor Rifugio offre una sequenza storica degli avvenimenti.
San Paolo doveva recarsi a Roma; la Chiesa primitiva era tormentata dal cambiamento;  Dio tratta allo stesso modo  tutti gli uomini che devono osservare i Comandamenti non formalmente, la legge infatti era stata svuotata e l’osservanza era formale; Pietro e Giovanni entrarono nel Pretorio ma Pietro tradì il Maestro e poi si pentì.
Il cuore continua Suor Rifugio, può essere un terreno buono o pieno di spine, se si cede al peccato il terreno è infecondo perché le situazioni di peccato rendono difficile l’ascolto della Parola di Dio e solo il Comandamento dell’Amore ci può salvare.
“Vi renderò gelosi di gente che non è neanche un popolo” dice Paolo nella lettera ai Romani ma la frase dice Rita, può riguardare anche noi perché oggi è tutto giustificato.
Abbiamo infatti abbassato il livello del peccato, interviene Suor Rifugio e non si offre più l’immagine della cristianità. Il brano ci richiama a predicare la fede con le opere affrontando le difficoltà con spirito di penitenza. Occorre inoltre sentirsi responsabili delle azioni di tutti gli appartenenti alla Chiesa perché l’ateismo ha offuscato la morale.
L’accettazione dei limiti altrui, dice Elisabetta L., accresce la fiducia nel Dio paziente e misericordioso e l’ascolto dell’altro aggiunge Rossana S., porta a capire il servizio al prossimo con l’aiuto della preghiera.
La condivisione e la preghiera comunitaria ci uniscono e ci  rinsaldano nella fede.

Sia lode a Gesù.

Franca